Nel mondo delle criptovalute e delle società legate ad esse, possono verificarsi scandali, fallimenti, furti, frodi e altre controversie (come succede nel mondo della TradFi, Traditional Finance). È importante essere informati sugli sviluppi più recenti leggendo fonti di notizie affidabili, studiando dai siti web specializzati e comunicati stampa per ottenere informazioni accurate, aggiornate e verificabili.
Verificate sempre,…il bello del mondo cripto è che tutte le singole transazioni sono “verificabili e tracciabili”, diffidate sempre degli schemi di tipo Ponzi, dell’arbitraggio cross-exchange dello yielding, del farming e delle varie tipologie di staking.
Non vi fidate mai, «Trust no one» soprattutto del Youtuber del momento, verificate sempre e diffidate sempre dei guadagni facili, tipo interessi di Wonderland (TIME) 90.000% APY.
Questo è il bello, fidatevi solo di voi stesi e di Bitcoin (ovviamente possedendo sempre le vostre chiavi private).
Ecco alcuni degli scandali molto noti che si sono verificati nel campo delle criptovalute
Mt. Gox: era una delle più grandi piattaforme Exchange di scambio di Bitcoin al mondo, ha dichiarato fallimento nel 2014, dopo essere arrivato a gestire oltre il 75% delle transazioni globali in Bitcoin. Nel 2014, ha subito un grave attacco informatico che ha portato alla perdita di centinaia di migliaia di Bitcoin. Questo evento ha portato al fallimento della piattaforma e ha avuto un impatto molto significativo sulla fiducia nel settore delle criptovalute.
OneCoin: è stata una criptovaluta che è stata oggetto di un enorme scandalo a livello globale. È stata lanciata nel 2014 da Ruja Ignatova, una donna di origini bulgare, che ha presentato OneCoin come una criptovaluta rivoluzionaria basata su una tecnologia blockchain. Tuttavia, negli anni successivi sono emerse sempre più evidenze che OneCoin fosse in realtà un’impostura, un sistema Ponzi. Le accuse sostennero che non esisteva alcuna tecnologia blockchain sottostante e che i fondi degli investitori venivano utilizzati per arricchire Ignatova e la sua famiglia. Nonostante le crescenti preoccupazioni sollevate da esperti di criptovalute e autorità regolamentari, il progetto OneCoin ha continuato ad attirare un grande numero di investitori in tutto il mondo. Ignatova ha organizzato eventi di marketing spettacolari e ha utilizzato tattiche di reclutamento aggressivo per attirare sempre più persone. Nel 2017, le autorità di vari paesi, tra cui gli Stati Uniti e molti stati europei, hanno iniziato ad indagare su OneCoin e ad emettere avvertimenti riguardo alla sua natura fraudolenta. Nel 2019, Ruja Ignatova è stata arrestata dagli investigatori statunitensi per accuse di frode e riciclaggio di denaro.
Bitconnect: era un progetto che prometteva agli investitori rendimenti molto elevati attraverso un sistema di prestiti e trading automatizzato. È emerso nel 2016 e ha rapidamente attirato l’attenzione della comunità, affermava di utilizzare un algoritmo sofisticato per generare profitti dai prestiti di criptovalute e dal trading, offrendo in cambio ai partecipanti un interesse giornaliero fisso sulle loro monete Bitconnect (BCC). Il sistema prometteva rendimenti esorbitanti, che spesso superavano il 1% al giorno. Tuttavia, molte persone all’interno della comunità delle criptovalute e gli esperti finanziari si sono scetticamente rivolti a Bitconnect, sospettando che si trattasse di uno schema Ponzi. Le preoccupazioni aumentarono quando l’azienda richiedeva agli investitori di bloccare i loro fondi in Bitconnect per un periodo di tempo specificato. Nel gennaio 2018, la truffa Bitconnect è stata resa pubblica su varie piattaforme e il prezzo delle monete è crollato drasticamente. L’azienda ha sospeso il proprio scambio interno e il suo valore di mercato è diminuito rapidamente. Gli investitori hanno subìto enormi perdite finanziarie.
Bitfinex e Tether: nel 2017, è emerso uno scandalo riguardante Bitfinex, un’importante piattaforma di scambio di criptovalute, e Tether, una criptovaluta stabile (stablecoin) legata al dollaro statunitense. È stato affermato che Bitfinex avesse utilizzato fondi Tether per coprire una presunta perdita di $850 milioni. Questo ha sollevato preoccupazioni riguardo alla trasparenza e alla stabilità delle operazioni delle due società.
Coincheck: nel gennaio 2018, la piattaforma di scambio giapponese Coincheck è stata hackerata e ha subito una delle più grandi violazioni di sicurezza nella storia delle criptovalute. Sono stati rubati circa 500 milioni di unità di una criptovaluta chiamata NEM, che all’epoca aveva un valore di oltre $500 milioni.
Bitgrail: era un Exchange di criptovalute italiano che ha subito un notevole scandalo nel 2018. L’exchange era specializzato nel trading di Nano (all’epoca conosciuta come RaiBlocks), una criptovaluta decentralizzata. Lo scandalo è emerso quando Bitgrail ha annunciato di essere stato vittima di un hack che ha causato la perdita di una quantità significativa di Nano. L’amministratore dell’exchange, Francesco Firano, ha affermato che i fondi ammontavano a circa 17 milioni di Nano, che all’epoca avevano un valore di centinaia di milioni di dollari. Successivamente, la comunità di Nano ha intrapreso azioni legali contro Bitgrail e il suo fondatore. Firano ha affermato che avrebbe rimborsato gli utenti colpiti, ma il processo di rimborso è stato lento e controverso. In seguito all’incidente, Bitgrail ha annunciato la propria insolvenza e ha chiuso l’exchange.
QuadrigaCX: era un’importante piattaforma di scambio di criptovalute in Canada. Nel 2019, il suo fondatore e CEO, Gerald Cotten (ladro psicopatico), è morto in India in modo inaspettato, lasciando la società senza accesso alle chiavi dei portafogli contenenti i fondi dei clienti. Ciò ha portato alla perdita di milioni di dollari in criptovalute e ha sollevato sospetti riguardo alla gestione dei fondi della piattaforma. Il Bitcoin crollò del 60%…Consiglio di vedere il film su Netflix (Trust no one).
Terraform Labs: è una società blockchain che ha sviluppato la blockchain Terra e il protocollo Terra Money. È stata fondata nel 2018 da Daniel Shin e Do Kwon. La blockchain Terra è progettata per essere una piattaforma scalabile e ad alte prestazioni che mira a facilitare l’adozione delle criptovalute nella vita quotidiana. Il protocollo Terra Money è un sistema di pagamento decentralizzato che permette agli utenti di inviare, ricevere e conservare criptovalute, in particolare la stablecoin Terra (UST) che era ancorata al valore del dollaro statunitense. Terra si distingue per il suo approccio unico al mantenimento della stabilità dei prezzi delle criptovalute. Utilizza un meccanismo di stabilità chiamato “algoritmo di aggiustamento automatico” per mantenere il valore della stablecoin Terra ancorato al dollaro USA. Questo rendeva Terra Money adatto per l’uso in applicazioni finanziarie, come pagamenti peer-to-peer, prestiti e contratti intelligenti. La tecnologia di Terraform Labs ha guadagnato popolarità nel settore attirato l’attenzione di importanti investitori e partner commerciali raccogliendo centinaia di milioni di dollari di investimenti da parti di fondi di venture capital e altre piattaforme di compravendita di cripto. A novembre 2021 tocca la valutazione di 5 miliardi di dollari. A maggio 2022, i mercati finanziari iniziano a essere influenzati dall’inflazione, dai tassi di interesse e dalle tensioni internazionali. Si assiste a un crollo dei mercati, compreso il crollo del Nasdaq e del Bitcoin, che ha un impatto immediato su Terra-Luna. Non è ancora chiaro cosa sia esattamente successo, ma l’algoritmo che regola il rapporto tra queste due estremità dell’altalena si rompe. A causa della massiccia quantità di prelievi effettuati in quei giorni, l’equilibrio precedentemente stabilito dalle macchine viene distrutto. In poche ore, diventa evidente che si tratterà di una situazione molto grave.
Inizialmente, Do Kwon, fondatore di Terraform Labs, cerca di difendersi attraverso Twitter, promettendo che ogni centesimo sarà restituito. Successivamente, pubblica un ultimo messaggio in cui esprime il suo dispiacere per tutto il male causato dalla sua creazione. Poi scompare, diventando irreperibile. I giudici lo cercano per il fallimento di Terraform Labs, mentre l’Interpol avvia la sua caccia. Le sue tracce vengono seguite in diversi luoghi come Singapore, Dubai e Serbia. Dopo dieci mesi, la sua fuga giunge al termine nella capitale montenegrina….ma la storia continua…
BlockFi: era una piattaforma finanziaria che offriva servizi di prestito e guadagno di interesse composti basati su criptovalute come Bitcoin ed Ethereum. La piattaforma consentiva agli utenti di depositare le proprie criptovalute su BlockFi e guadagnare interessi composti sugli stessi. Offriva anche servizi di prestito, in cui gli utenti potevano utilizzare le loro criptovalute come garanzia per ottenere prestiti in denaro fiat (dollari, euro). BlockFi era diventato popolare perché offriva un modo per gli utenti di trarre vantaggio dalla loro criptovaluta senza venderla. Tuttavia, era molto importante riccordare che BlockFi era una piattaforma completamente centralizzata, il che significa che gli utenti affidavano le proprie criptovalute a BlockFi, che fungeva da custode. Il 28/11/2022 BlockFi Inc. e otto delle sue affiliate hanno richiesto il giudizio fallimentare ai sensi del capitolo 11 del codice fallimentare degli Stati Uniti presso il tribunale fallimentare di New Jersey per stabilizzare la propria attività finanziaria e portare a termine la ristrutturazione completa per tutti i clienti e le altre parti interessate. Nell’ambito dei suoi sforzi di ristrutturazione, la Società promette di mantenere tutti gli obblighi dovuti da BlockFi alle sue controparti, tra cui FTX e le entità aziendali associate (“FTX”). A causa del recente collasso di FTX e del conseguente processo di fallimento, tuttora in corso, la Società prevede che i recuperi dei fondi saranno ritardati……
FTX: era una piattaforma di scambio di criptovalute fondata nel 2017 da Sam Bankman-Fried e Gary Wang. Era nota per offrire una vasta gamma di opzioni di trading, inclusi spot, future, opzioni e token sintetici. FTX è diventato particolarmente popolare tra i trader di criptovalute grazie alla sua varietà di prodotti finanziari e alle funzionalità avanzate offerte sulla piattaforma, tutto potenziato da un marketing pauroso pieno di politici, attori e VIP. Al carismatico Sam Bankman-Fried lo chiamavano «il cavaliere bianco delle cripto», «il nuovo Warren Buffett» copertina di Fortune, un carismatico giovane miliardario da Forbes. Il 2/11/2022 è venuto alla luce che Alameda Research, la società di trading fondata da Bankman-Fried, deteneva un terzo della sua liquidità in FTT, il token associato all’exchange di FTX; in seguito alla notizia via Twitter del 6/11/2023 Changpeng Zao, CEO dell’exchange rivale Binance, ha annunciato in un tweet che avrebbe liquidato gli FTT nel suo bilancio; gli utenti di FTX spaventati sono corsi a prelevare in massa i fondi dall’exchange; si sono sparse voci di una «pausa» dei prelievi da parte di FTX; Changpeng Zao ha detto di voler comprare (con una sorta di bail out) FTX, ma si è tirato indietro dopo aver dato un’occhiata ai bilanci dell’exchange. Bankman-Fried, che nei giorni precedenti twittava ancora che i fondi degli utenti erano al sicuro, ha dichiarato bancarotta dopo alcune ore.
Ecco il diagramma dei flussi di denaro dei clienti FTX dai conti di deposito primari “come identificato fino ad oggi”. (Riassumendo: FTX non comprava i Bitcoin dichiarati)
“Comunque a mio modesto parere, tutti questi scandali non sono peggiori di quelli di una banca che investe o scommette con i soldi dei clienti, approfittando della riserva frazionaria e “potendo contare”, a differenza di un Exchange di criptovalute, sul bail out da parte della banca centrale nel caso in cui le cose vadano male”.
Le tecnologie delle criptovalute offrono tante straordinarie opportunità, ma è fondamentale ricordare che con la libertà finanziaria arriva anche la responsabilità personale.
Fai attenzione, informa te stesso, studia e agisci in modo consapevole per proteggere i tuoi investimenti ed evitare rischi e FOMO.